Consulenza clinica e psicoterapia

La psicoterapia – e la consulenza – vogliono essere un basamento di appoggio che con concretezza guarda alle infinite possibilità di rendere più autentico il nostro cammino a fronte dello sconforto che la vita può riservarci.

A volte più semplicemente vogliono essere un aiuto per arrivare a percepire meno il peso di qualche zavorra.

Spogliarsi di carichi e dividere pesi eccessivi assieme a un abile compagno di avventure potrebbe alleggerire ciò che ci aggrava. Come un gracile focolaio in un rifugio di montagna, la psicoterapia potrebbe non essere sufficiente a scaldare il viaggiatore per l’intera durata del viaggio, ma quel calore potrebbe dare conforto, il tempo necessario a restituire tepore in un gelido inverno. La relazione terapeutica e il suo antropico calore possono innalzare i gradi percepiti e così l’esistenza umana stessa.

In cosa consiste

In linea di massima, favorisco il Modello Interazionista e la Terapia Breve Strategica, ma non scarto un intervento altrimenti articolato da altri modelli e procedure terapeutiche – di derivazione costruttivista, sistemica, narrativa/dialogica-discorsiva e cognitivo-comportamentale – a lungo termine per le situazioni che lo necessitano.

Nella stanza di psicoterapia e consulenza assumono importanza la forma e la definizione dei racconti di storie di vita personali e delle quali interlocutore e psicoterapeuta, nella loro interazione, sono continuamente e attivamente attori, retori e co-costruttori di possibili letture.

A partire dalla comprensione dei processi antropologici, psicologici e sociali – attraverso cui ciascuno costruisce il singolare modo di percepire e agire i fatti della propria vita – lo psicoterapeuta Interazionista adotta modelli di ascolto attivo e di comprensione della realtà centrati sulla soluzione e volti a generare effetti pragmatici nella vita delle persone.

In quegli stessi modelli confluiscono procedure e strumenti di derivazione costruttivista, sistemica, strategica, narrativa/dialogica-discorsiva e cognitivo-comportamentale. Il dialogo strategico – che dal greco dia – logos e significa ‘scambio di intelligenze’ – è il prezioso strumento e tecnica prediletta di lavoro.

Attraverso quella l’interlocutore sarà guidato dal terapeuta a osservare i processi cognitivi e interattivi che adotta nel costruire – per poi subire – ciò che definisce ‘problema’/ ‘disagio’. 

Permettendogli, in questo modo, di aumentare il numero delle possibilità, di lenti da cui osservare la propria realtà, le proprie scelte che, infine, finiscono per definire – e agire – nuovamente sé stessi e la propria stessa vita.

“A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…
a tutti i teatranti.”

Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte”

“(….) finisce che un essere umano
che si proponga di disegnare il mondo popolando quello spazio con province,
regni, montagne, baie, vascelli, astri, cavalli e persone,
scopra poco prima di morire, che tutto quell’insieme di linee,
quel paziente labirinto di segni,
non traccia nient’altro che l’immagine del proprio volto (…).”

L. Borges, “Prendila con filosofia”

Per chi è

Adulti, adolescenti e chiunque che a qualsiasi età abbia preso la decisione di cambiare o migliorarsi. 

Coloro i quali, come Don Chisciotte, avvertono di combattere da sempre contro mulini a vento: ‘Dopo tutto, chi dubita che il coraggio di affrontare i giganti sia allo stesso tempo meno ammirevole e più raro della capacità di riconoscere un mulino quando lo si sente?’ (S.B. Kopp -1975).

Come funziona, come si svolge?

Il modello di consulenza e di psicoterapia che applico è focalizzato su percorsi basati sulla soluzione di quel che è percepito e definito dagli interlocutori come “problema” e/o “obiettivo da raggiungere”.

I colloqui si svolgono in presenza negli studi in cui opero, oppure anche a distanza, online, ove necessario e opportuno.

Solitamente i percorsi di consulenza e di psicoterapia sono brevi – in media dieci incontri a cadenza quindicinale – da uno a tre incontri per i percorsi di consulenza.

Alcune persone le vedo anche per anni. Per altre ancora è sufficiente lavorare assieme anche per sole due ore (one-session therapy).

Sono previsti incontri di follow-up a due mesi, a sei mesi e fino a un anno dalla conclusione della terapia.

Per altri ancora trovo utile il percorso con colloqui che possono durare anche più di 90 minuti (long-session therapy), in modo da non interrompere il dialogo e arrivare al nocciolo delle questioni, che ci permetterà di cominciare a lavorare da subito con efficacia ed efficienza sulla soluzione di problemi e di disagi.

FAQ

DOMANDE FREQUENTI

  • Identità corporee, immagine di sé e rappresentazione del corpo
  • Stile di vita: nutrizione e movimento
  • Crisi esistenziali, dell’identità e dell’essere, del senso e della stima di sé
  • Identità di Genere e Disforia di Genere
  • Eros (e pathos) nelle diverse interazioni organizzate tra il sé, l’Altro e i contesti in cui si realizzano
  • Problemi di coppia, eros, conflittualità litigiosa, separazione
  • Problemi di relazione e comunicazione nei contesti lavorativi
  • Ansia, fobie, panico e ossessioni
  • Paura eccessiva di ammalarsi
  • Sofferenza
  • Fine vita e Lutto
  • Vecchiaia
  • Solitudine

La psicoterapia non può garantire l’assoluta salvezza della nostra anima – e del nostro corpo, ma può offrirci suggestioni e strumenti validi e preziosi per far fronte al rapporto che costruiamo con noi stessi e con gli altri e i limiti che la vita può riservare alla nostra esistenza, come la sofferenza, il dolore, fino alla morte. Può aiutarci a cercare una via, una strada che solo noi stessi potremmo percorrere, trasformandoci o sfasciandoci solo per risalire i pezzi dell’autentico puzzle di cui si va facendo il nostro singolare cammino, la nostra identità e la nostra vita stessa.

Comunicando per tempo al professionista il caso di ‘impossibilità a recarsi in seduta’ e/o di ‘revoca dell’appuntamento’ e con un anticipo di almeno 48 h, la disdetta non comporta alcun pagamento.

La scelta di proseguire un percorso di psicoterapia non dovrebbe essere imposta. Ci si può fermare in ogni momento.