Psico-Oncologia

Il cancro è una malattia che sconvolge gli equilibri in tutti gli ambiti della vita di una persona. A ciò si aggiunge la “battaglia contro” il cancro e la “corsa contro” il tempo data dalle terapie.

Le persone a cui è fatta diagnosi in stadio avanzato di malattia si troveranno, inoltre, a vivere timori e dolori legati alla morte.

E a volte si può avere poco tempo a disposizione nel quale si deve “sistemare”, “chiudere”, “organizzare”, “lasciar andare”.

I trattamenti oncologici, poi, a volte sono talmente forti che risulta impossibile trascorrere quest’ultimo periodo di vita indefinito in maniera “serena”, “vantaggiosa”, “piacevole”, “costruttiva”.

Il supporto psicologico e la psicoterapia in oncologia, in questi casi, quando attuabili, possono aiutare pazienti e familiari nell’offrire un tempo soggettivo e uno spazio personale e/o familiare in cui vivere i timori e prepararsi a ogni eventualità.

C’è sempre almeno una possibilità per “sentirsi bene”, di “stare bene” anche in presenza di malattia.

Il mio compito è quello di guidare la persona che lo desideri ad ampliare e moltiplicare le possibilità di scelta e di narrare sé stesso, gli altri e il contesto che abita. Anche verso la fine del viaggio della vita.

“(…) mai nessuno si è smarrito. Tutto è verità e passaggio”

Pessoa

In cosa consiste

Il lavoro di consulenza, di psicoterapia o nei colloqui di supporto inizia con l’accoglienza e con l’individuare le difficoltà percepite nei vissuti del paziente.

Il lavoro prosegue fino a escludere ogni elemento disfunzionale che possa alimentare le difficoltà percepite, e, nello stesso tempo promuovendo utili soluzioni funzionali in ottica di un benessere all’interno del contesto vissuto.

Come psicoterapeuta Interazionista, e avvalendomi anche di procedure derivate dalla Terapia Strategica Breve, mi muovo accogliendo con tatto il dramma personale che l’individuo racconta.

Favorisco nel dialogo nuovi e altri flussi di coscienza, restituendo alla persona una nuova costante e coerente narrativa di sé (percettivo-reattiva), anche lì dove il tema della morte si fa pregnante.

La frattura dell’identità dell’individuo generata dai racconti sulla diagnosi di malattia oncologica e della morte viene ri-cucita nell’interazione argomentativa terapeutica attraverso altre, nuove possibilità di nominare, essere, percepire e agire con la malattia: tutte quelle che la persona è in grado di pensare e agire per sé stessa.

Il fine di una terapia psico-oncologica è dunque generare un cambiamento biografico anche laddove non ci può essere una guarigione in senso medico-fisico del proprio corpo; anche lì dove la morte si impossessa e pervade ogni altra realtà presente e futuro scenario possibile.

Per chi è

Persone affette da malattia oncologica, partner, familiari e caregiver, operatori sanitari.

“Non esistono cose impossibili ma cose poco probabili.
È nella breve distanza tra queste interpretazioni della realtà
che spesso ama insinuarsi il miracolo.”

F. Privitera

Titolo dell’opera di Lisa Barbera
“Il tempo libero del medico"

Come funziona, come si svolge?

  • Il tempo e lo spazio dei colloqui di consulenza, supporto e psicoterapia sono da me pensati al fine di offrire al paziente oncologico, alla sua famiglia e agli operatori sanitari che sono coinvolti nel processo di cura e trattamento, un supporto e psicoterapia adeguati e differenziato in tutte le fasi della malattia.
  • Consulenza Psicologica in Oncologia: Individuale, Coppia, Famiglia (genitori, figli, compagni, mariti, mogli, ecc.)
  • Supporto psicologico e Psicoterapia durante le diverse fasi di malattia: Pre-Diagnosi, Diagnosi, Terapie mediche, farmacologiche e chirurgiche, Follow-up, Recidiva, Stadio Terminale
  • Supporto psicologico e Psicoterapia per familiari
  • Supporto genitoriale per la comunicazione della propria diagnosi ai figli
  • Psicoterapia per disagi associati alla diagnosi e alle cure oncologiche: Ansia, stress ed altri vissuti problematici, Difficoltà e disagio della sfera dell’Immagine corporea e dell’Identità Corporea (danni e disagi fisici ed estetici connessi alla malattia e alle cure), Difficoltà della sfera sessuale, Difficoltà della sfera relazionale, Difficoltà della sfera alimentare
  • Lutto Anticipatorio
  • Gestione delle Disposizioni Anticipate di Trattamento – DAT (“Testamento Biologico” o “Biotestamento”) regolamentate dall’ART. 4 L. 219 del 22/12/2017 in vigore dal 31/01/2018
  • Accompagnamento al fine vita
  • Lutto
  • Lutto Traumatico
  • Formazione rivolta ai Caregivers e Sanitari che operano nel settore oncologico
  • Gruppi di auto-aiuto monosintomatici differenziati per fasi di malattia/terapia.

FAQ

DOMANDE FREQUENTI

La psico-oncologia è una disciplina della psicologia che si occupa degli aspetti psicologici legati alle malattie.

Un percorso di sostegno o psicoterapia con un professionista esperto dei temi della psico-oncologia può accompagnare te e i tuoi familiari dal momento della diagnosi fino all’intero processo delle terapie oncologiche. Colloqui mirati possono aiutarti ad alleggerire i momenti di difficoltà legati alla malattia e alle terapie ed a trovare insieme ad una figura esperta le strategie adeguate e/o rivalutare gli obiettivi di vita.

I colloqui psicologici possono aiutare nei casi in cui sia necessario:

  • Ri-conferire coerenza alle proprie esperienze
  • Trovare nuove e altre strategie per proseguire il percorso di cura della malattia
  • Dialogare con il/la partner
  • Gestire il disagio connesso a problemi relazionali e all’intimità di coppia
  • Gestire il rapporto con il proprio corpo e con l’immagine corporea
  • Superare momenti di stallo e vissuti di un presente doloroso
  • Trovare e/o costruire con una figura esperta una strada per raccontare la malattia alle persone care e sentare bene nell’interazione con le stesse

Può capitare di sentirsi completamente incapaci di gestire ciò che sta accadendo. Vorremmo chiuderci in noi stessi senza preoccuparci di alcuna e di nessuno. Potremmo aver voglia di piangere e tutto potrebbe sembrarci faticoso e impossibile. Queste sensazioni possono nascere di fronte alle preoccupazioni che la malattia comporta. La malattia ci può portare in un nuovo stato di consapevolezza, dove tutto sembra cambiare improvvisamente. In questi momenti assicurati di poterti avvalere del supporto e della consulenza di figure esperte in ambito psicologico che possano condividere con te un bisogno di rassicurazione, di accoglienza e/o di conferire coerenza alla tua esperienza. Questo aspetto è importante tanto quanto le terapie oncologiche.

I colloqui di sostegno e la psicoterapia sono rivolti anche a partner e a tutta la famiglia, perché in quei momenti può essere anche il partner e l’intera famiglia a vivere un momento di disagio e sofferenza; così come quelli stessi possono mostrarsi una fondamentale risorsa che va adeguatamente valorizzata e sostenuta in ogni momento del percorso diagnostico e terapeutico della malattia neoplasica.

Da subito, nell’ambito della mia formazione in oncologia presso il Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera nei reparti di oncologia e di cure palliative – Ospedale Don Calabria e Sacro Cuore di Negrar a Verona, ho sviluppato attenzione verso quei processi di costruzione dei vissuti emotivi e psicologici della malattia. 

Ho potuto osservare come in quei contesti il dolore e la paura della morte siano componenti discorsive rilevanti. Così come in quel contesto assume importanza ogni altro “significato” condiviso e attribuito al corpo.

La continua partecipazione a lavoro clinico e di ricerca, nel ruolo di relatrice di convegni e workshop e delle giornate nazionali dedicate alla sensibilizzazione ai temi della psico-oncologia – successivamente in qualità di Socia SIPO – Società Italiana di Psico-Oncologia e di Consigliere Interregionale della sezione Veneto – Trentino Alto Adige e del gruppo SIPO Giovani – mi rendono costantemente consapevole di quanto una diagnosi oncologica, nonostante la prevenzione più accorta e oculata, entri in modo violento nella vita delle persone generando nella percezione dell’esistenza degli individui, una vera e propria frattura biografica della continuità dell’identità personale.
Durante la fase uno di pandemia da SARS – CoV-2 (2020), insieme ad alcuni colleghi psiconcologi della sessione interregionale Veneto e Trentino-Alto Adige ho avuto modo di raccontare in alcuni workshop organizzati in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Veneto e di raccogliere in un libro (AA. VV. – 2021 – Anti-manuale di covid-logia. Esperienze di condivisione e di sostegno, Artemia Nova Editrice), la mia personale esperienza vissuta in relazione a persone interessate da malattia oncologica e loro familiari, e agli operatori sanitari, che insieme a me hanno vissuto quei momenti.  

Alcune altre pubblicazioni sono state da me prodotte e presentate in periodi precedenti e poi successivi a quello – dal Nazionale della Società Italiana di Psico-Oncologia (Poster vincitore premiato – A. Di Canio, V. Fusa, I. Guglieri – 2019 – Un Progetto di Psicoterapia Interazionista: La storia di Lisa, tratto dalla relazione del I Convegno dedicato alle ‘Psicoterapie in Psico-Oncologia’ 2018, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, VR e presentato al XVI Congresso Nazionale SIPO, 2019, Napoli; A. Di Canio -2021- “Quando l’occhio s’affina diventa un orecchio”, Vissuti Covid 2020-2021. Le sezioni regionali SIPO raccontano).

Ho maturato una specifica competenza e formazione in particolar modo nell’ambito dell’onco-sessuologia, ovvero: l’applicazione di strumenti di consulenza e intervento sessuologico nel contesto della malattia oncologica che può interessare diverse parti del corpo, comprese zone erogene e organi genitali.